Eventi e festività Gualdesi
15 gennaio: Beato Angelo
È la festa del compatrono della città, al quale la cittadinanza gualdese è
particolarmente devota. La leggenda narra che nella notte del 15 gennaio
1324, mentre le campane dell’abbazia di San Benedetto suonavano da sole, il
Beato Angelo venne trovato morto e, mentre la salma del Beato passava lungo
la strada che dall’eremo porta alla cattedrale, le siepi di biancospino ed i
campi di lino fiorirono miracolosamente.
|
|
Marzo - Aprile: storica Processione del Venerdì Santo
Questa manifestazione rievoca la passione di Gesù, secondo l’antica
tradizione, tramandata a noi dalla Confraternita di Santa Maria dei
Raccomandati. Accompagnata dal suono della "battistrangola", un antico
strumento musicale, suonato da un gruppo di incappucciati, la processione
prende il via dalla Chiesa di San Francesco, dove è custodito il simulacro
del Cristo Morto, sfilando lungo le suggestive vie del centro storico,
illuminate solo da fiaccole, con un corteo di oltre duecento personaggi,
suddivisi nelle varie stazioni che compongono la via Crucis.
|
|
30 aprile: Festa del Maggio San Pellegrino
Da oltre mille anni il 30 aprile di ogni anno, gli abitanti di questo
piccolo paese, in ricordo del pellegrino morto nel 1004 e del suo bastone
miracolosamente fiorito, dopo aver abbattuto e trasportato in piazza il
pioppo più grande della zona, lo issano tramite funi e scale. Questo antico
rito, a cavallo tra tradizioni sacre e pagane, simboleggia il ritorno della
primavera e la rinascita della natura.
|
|
Maggio - giugno: Ascensione
In occasione della solennità dell’Ascensione, i cittadini gualdesi si recano
in pellegrinaggio presso l’antica chiesa della Santissima Trinità sul monte
Serrasanta. Un’antichissima processione che accanto agli austeri simboli
religiosi, associa i più folcloristici aspetti dell’unione conviviale.
|
|
23 giugno: Notte del Fuoco e Guazza di San Giovanni Grello
È una rievocazione, in costumi duecenteschi, dell’antica e caratteristica
corsa delle "jncije" (ceri accesi). Delle rudimentali "tregge", sormontate
da legna e paglia incendiate, vengono trainate lungo le vie del paese:
questo aspetto si collega ad antichi riti propiziatori e di fede propri del
cristianesimo, come anche la stessa "Guazza di San Giovanni", un insieme di
erbe aromatiche e petali di fiori che vengono distribuiti unitamente al
"panetto di San Giovanni".
|
|
Prima domenica di agosto : Corsa della botte Rigali
La manifestazione, tipico prodotto della cultura contadina, risalente ai
primi anni dell 800, consiste nel percorrere, nel minor tempo, un tratto
di strada di circa 400 metri spingendo una grossa botte di legno di rovere
massiccio della capienza di sei quintali.
|
|
Ultimo fine settimana di settembre : Giochi de le Porte
Rappresentano la manifestazione più importante della città che, in quei tre
giorni, ritorna completamente indietro nei secoli, ricostruendo gli antichi
splendori del 400. Il Palio di San Michele Arcangelo viene disputato nella
piazza principale dalle quattro porte in cui è divisa la città, identificate
da altrettanti santi (Benedetto, Donato, Facondino, Martino). La festa ha
inizio il venerdì con l’apertura della quattro taverne. Ogni Porta,
proveniente dai propri quartieri e accompagnata da un piccolo corteo di
vivandieri, offre, in segno di amicizia, i frutti della terra. La sera del
sabato, un incessante rullo di tamburi annuncia l’ingresso nella piazza
principale dei quattro cortei storici, che rievocano tematiche tipiche
quattrocentesche. Nel pomeriggio della domenica, dopo lo svolgimento del
corteo storico, hanno inizio i giochi veri e propri: tiro con l’arco, tiro
con la fionda e due corse di somari, a carretto e a "pelo" (senza sella), a
conclusione dei quali si avrà il vincitore del Palio che avrà l’onore di
bruciare la Bastola, storica nemica di Gualdo.
www.giochideleporte.it
|
|
24-25-26 dicembre : Presepe Vivente Roveto
Il Presepe Vivente di Roveto non è come tutti gli altri, ma c’è qualcosa che
lo distingue da tutte le altre manifestazioni legate al Natale: gli
organizzatori hanno scelto di rappresentare accanto alla "classica"
natività, la vita contadina della realtà locale. L’atmosfera che si respira
non è quella dell’antica Betlemme, bensì quella che si respirava nel mondo
rurale dei primi anni del 900.
|
|
|