Gualdo Tadino - Chiesa Monumentale di San Francesco
Giorni ed orari di apertura
Giugno - Settembre
tutti i giorni 10.00 alle 13.00 / 15.00 – 19.00
Ottobre
tutti i giorni 10.00 alle 13.00 / 15.00 – 18.00
Ogni sabato e domenica visite guidate alle ore 16.00
Per informazioni: 0759142445 - info@roccaflea.com
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Arriva in Umbria, a Gualdo Tadino, dal 18 aprile al 30 ottobre, la mostra a cura di Vittorio Sgarbi,
Arte e Follia. Antonio Ligabue-Pietro Ghizzardi, presso la Chiesa Monumentale di San Francesco.
Ottanta opere - oltre cinquanta del maestro Ligabue - che raccontano un linguaggio espressivo
unico e personale, al di là e al di fuori di scuole, di maestri e di modelli:
una affabulazione concitata, metafora della loro difficile esistenza, dei loro sogni, dei loro desideri.
Entrambi, senza allontanarsi dalle rive del Po, hanno saputo raggiungere vette altissime di espressività
emergendo nel panorama dell’arte italiana del secondo Novecento. La mostra è aperta dal martedì alla domenica e
festivi. L’evento è promosso dal Comune di Gualdo Tadino, dal Polo Museale, dalla Regione Umbria,
dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, con il patrocinio del Ministero dei Beni e delle
Attività Culturali e del Turismo. Main sponsor Rocchetta. Consulenza scientifica Centro Studi e Archivio Antonio Ligabue.
Antonio Ligabue e Pietro Ghizzardi appartengono a una categoria di artisti che, pur
nell’evidente individualismo e originalità, vengono spesso confusi con gli esponenti del mondo naïf o dei selvaggi.
Per quali opere conosciamo Ligabue? Lo conosciamo per i molti autoritratti in cui
lui si percuote la tempia con atteggiamento autolesionistico, come quello di Van Gogh;
ma, soprattutto, per il variegato mondo di animali.
Ligabue è pittore di animali di un mondo vicino, domestico e di cortile, ed è anche e soprattutto un pittore
di animali esotici, trasportati in quella foresta che è cresciuta intorno al fiume, dove arrivano tigri mai
viste, leoni mai visti o forse visti a Zurigo da ragazzo negli zoo. In realtà quegli animali descritti dai
libri di Salgari, conosciuti attraverso le fotografie, Ligabue li immagina in una foresta vergine, una giungla
che è in prossimità di Gualtieri, di Guastalla, sul Po. Proprio lì circolano tigri, leoni, serpenti a sonagli,
animali, belve feroci, in un mondo in cui l’uomo è il più feroce di quegli animali.
Ghizzardi ha dipinto quasi sempre figure solitarie, e ha descritto la preponderanza emotiva e sensuale che è
il corpo della donna. Intervistato, davanti ai suoi quadri dichiarava: "Questa bella donna è stata una mia pretendente".
Lui si riteneva preteso, si riteneva appetito, desiderato. Nei suoi dipinti, uomini e donne, non tanto per il corpo
sensuale e qualche volta deforme, ma per il volto, fra tenerezza, rabbia, malinconia e perfino vendetta,
rappresentano ogni sentimento umano.
La potenza di Ghizzardi è di non proiettare sui suoi ritratti i propri sentimenti, ma di leggere negli uomini e
nelle donne i sentimenti, le debolezze, le fragilità, i desideri, e porli davanti a noi perché essi possano
dialogare con noi. Questa è la forza della sua opera. Ed è proprio complementare a quella di Ligabue.
Due straordinari protagonisti dell’arte della seconda metà del XX secolo messi a confronto per individuarne
le caratteristiche peculiari, godere della genialità emozionante del linguaggio pittorico assolutamente
originale e personale, ma anche di cogliere il clima del loro tempo. Due artisti che hanno rappresentato
il Novecento mediopadano con aria allucinata, senso della natura, adesione ad una umanità al limite della
sopravvivenza materiale e spirituale, ma capace di una strenua lotta, anche quando appariva perduta nelle nebbie della follia.
In mostra 54 opere di Ligabue e 26 di Ghizzardi attraverso le quali sarà possibile ripercorrere
la loro vicenda individuale, il loro personalissimo mondo creativo, unici nel loro genere e contemporanei
sia nel limite ristretto di una topografia padana di pianura inventata e riscritta dal lavoro
dell’uomo e nello stesso periodo storico.
Entrambi hanno conosciuto la marginalità sociale, le difficoltà dell’esclusione e della povertà, la modestia
di una formazione e di un bagaglio culturale che li obbligava a cercare in se stessi i motivi per un’iconografia
che ricostruisse il loro mondo fantastico, permettesse loro di comunicare con gli altri, raccontassero
le emozioni più profonde ed autentiche.
Entrambi hanno quindi creato un linguaggio artistico assolutamente personale, al di là ed al di fuori di scuole,
di maestri e di modelli. Entrambi hanno raggiunto vette di altissimo livello per cui si possono oggi considerare,
a pieno titolo, maestri geniali dell’arte del XX secolo.
Augusto Agosta Tota, presidente del Centro Studi & Archivio Antonio Ligabue di Parma e ambasciatore
nel mondo del pittore di Gualtieri che promuove sin dagli anni Settanta, oggi, dopo la pubblicazione, assieme a
Marzio Dall’Acqua, del Catalogo Generale in due volumi dell’opera di Pietro Ghizzardi, come per Ligabue,
si pone come punto di riferimento per l’immagine di questo straordinario artista.
Main Sponsor
Rocchetta Spa
Sponsor
Aci Delegazione Gualdo Tadino - Autosalone Pucci e C. Snc – Cab Log Srl - Cardinali Abbigliamento –
Consorzio G.T.R. Gualdo Trasporti Rocca Flea - Crimo Italia Srl – D.N. Logistica Srl -
Dottori Commercialisti Associati Brunetti Catanossi - Dunia Pack Srl - Farmacia Centrale Capeci –
Ge.S.Eco Snc - L’habituè Snc - Maglieria Contigiani – Ramblas Travel & Leisure Srl - Satiri Auto Spa -
Sopra Il Muro Società Cooperativa Sociale - Studio Notarile Fabi - Tierre Costruzioni di Ricciardello Tindaro -
Viaggi Tre Ponti A.R.L. Soc. Coop.
Media Partner
Contemporart - Viewpoint - Corriere dell’Umbria - Trg Media - Made in Gualdo
Progetto espositivo
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