Dal 1999 la Rocca Flea è sede del Museo Civico. Il suo nome, derivato dal
vicino fiume Flebeo, poi chiamato Feo, compare già in documenti del XII
secolo. Con il succedersi delle diverse dominazioni imposte alla città, vi
si insediarono dapprima le milizie di Federico Barbarossa, poi quelle del
papa e, nel 1208, quelle della guelfa Perugia. Danneggiata dai molti
conflitti, venne restaurata da Federico II intorno al 1242.
Nel 1350, quando Gualdo Tadino fu nuovamente assoggettata da Perugia, iniziò la costruzione
del cassero, sul quale, infatti, insieme all'emblema cittadino, figura il
grifo perugino. Nel XVI secolo divenne la residenza dei legati pontifici
e
gli ambienti interni furono di conseguenza adattati e decorati con
affreschi. Notevoli le
modifiche che si ebbero a partire dal 1888, quando la
Rocca divenne carcere.
Riportata al suo precedente aspetto grazie a recenti restauri e adibita a
museo, accoglie oggi nella sala al pian terreno e in due sale al primo
piano, nella palazzina Del Monte,
reperti archeologici che testimoniano il
popolamento di Gualdo Tadino dalla preistoria al Medioevo; nell'atrio e
nella stanza al primo piano, è ospitata la
sezione ceramica, con opere del XIX e XX secolo; negli ambienti soprastanti la
pinacoteca. Costituita a
seguito delle demaniazioni, la raccolta dei dipinti era stata dapprima
ospitata in una sala del palazzo comunale e poi trasferita, nel 1919, nel
palazzotto medievale di via Calai.
Riorganizzata nel 1966 dall'allora soprintendente Francesco Santi nella chiesa di San Francesco, in pieno
centro storico, per sopravvenuti dissesti dell'edificio fu chiusa al pubblico nel 1979.
Comprende opere provenienti in massima parte dalle chiese
della zona, pienamente rappresentative della cultura figurativa di confine
fra Umbria e Marche. Di notevole interesse i dipinti del capostipite della
scuola locale Matteo da Gualdo e il grande polittico di Niccolò di Liberatore, detto l'Alunno.
Direttore:
Catia Monacelli -
info@roccaflea.com
Ricerca, eventi ed attività museali: Daniela Menichini.
Comitato scientifico:
Eleonora Bairati (storica dell'arte), Marinella Caputo (storica dell'arte), Enzo Storelli (storico dell'arte), Nello Teodori (architetto).
Orari di apertura al pubblico |