Alfredo Santarelli nasce a Gualdo Tadino il 27 Luglio 1874 e fin da ragazzo mostra una grande inclinazione per il disegno, tanto che per esortazione dell'artista concittadino Giuseppe Discepoli frequenta l'Accademia di Belle Arti di Perugia.
Inizia in questi anni la sua formazione come ceramista presso la bottega di Daria Rubboli, erede del prestigio raggiunto dal marito Paolo nella tecnica della riflessatura delle maioliche. Succede a ciò un interessante sodalizio operativo con l'amico Tancredi Fedi.
I lavori del Santarelli otterranno presto notevole successo nelle numerose esposizioni d'arte ceramica alle quali partecipa con riconoscimenti nazionali ed internazionali.
Figura esemplare di artista e maestro, protagonista di punta della ceramica umbra della prima metà del XX secolo, tenne attiva una propria manifattura a Gualdo Tadino sino al 1957, anno della morte.
L'applicazione dei lustri di tradizione mastrogiorgesca trovò in lui un eccezionale interprete.
La migliore produzione del Santarelli, contraddistinta da un persistente storicismo, si distinse per l'eleganza con cui venivano riproposti i modelli del passato: ispano-moreschi, medievali, rinascimentali, della pittura preraffaellita, i contemporanei fatti del liberty e del dec, di volta in volta riverberati nei toni cangianti dei lustri oro e rubino. Un eleganza che non fu mai disgiunta da perizia tecnica e rigore filologico, come presto riconobbero gli osservatori, gli studiosi (tra essi il De Mauri).
Nella seconda metà degli anni venti, la manifattura Santarelli aderì al Consorzio Italiano Maioliche Artistiche (C.I.M.A), all'insegna delle caratteristiche della produzione storicista ma con uno sguardo alle tendenze del tempo. Sono di questo momento, infatti, anche alcuni validissimi esempi legati all'arte floreale, alcuni di essi ispirati dai modelli orientaleggianti di Galileo Chini.
Pur seguendo le nuove richieste del mercato che ricercava nell'7oggetto anche una funzione di utilità, la fabbrica Santarelli riesce sino alla fine a conservare un buon livello qualitativo.
Alfredo Santarelli si spegne il 19 Agosto del 1957 dopo aver trascorso gli ultimi anni a combattere contro una grave cecità.
Per una compiuta informazione sulla sua attività si rimanda al doppio catalogo curato da M. Becchetti, E. Storelli, G. Franchi, F. Chiucchi in occasione del cinquantenario della morte del maestro e della vasta mostra antologica nella monumentale chiesa di San Francesco, con catalogo edito dalle Grafiche Sabbioni, Trestina 2008. Si è in questo modo onorato un autorevole esponente della ceramica italiana, al quale va riconosciuto un autentico magistero, l'aver rivissuto con alta sensibilità culture artistiche diverse.
A cura del Prof. Enzo Storelli
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Ceramica Artistica
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Alfredo Santarelli, Vaso da pompa raffigurante Apollo sul carro, 1910 circa.
Alfredo Santarelli, grande vaso da pompa in maiolica a lustro oro e
rubino, 1928.
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