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Bronzi, armi di ferro, monete, epigrafi, oggetti utilizzati per la tessitura e la filatura e materiali lapidei, sono il patrimonio archeologico proveniente dalle necropoli, di San Facondino, di località Colle Mori e dalla zona di Taino, identificata come area urbana nata con ogni probabilità in età repubblicana. Le necropoli romane preromane di Tadinum erano con ogni probabilità dislocate lungo le principali vie di comunicazione, i materiali venuti alla luce sono il frutto di campagne di scavi iniziati sin dal 1921.
L'antiquarium, che si trova in due sale al primo piano della Palazzina del Monte, offre reperti dell'età preistorica, come i due cuspidi di freccia a peduncolo e alette di selce, della prima età del ferro e dell'età arcaica.
Di rilevante significato, appaiono le testimonianze degli Umbri Tadinati, portate alla luce sulla sommità del Colle dei Mori, mentre lo splendore della Tadinum romana è affermata da una serie di pregevoli reperti, come la lastra di sarcofago con ritratto clipeato sorretto dalla raffigurazione di Atlante, circondato da due Vittorie alate, risalente alla fine del II secolo d.C.
Toccante la presenza, in questa sezione, di un'epigrafe funeraria in versi dattilici, scolpita su tabula in calcare rosato, della piccola Severa, morta all'età di tre anni e teneramente ricordata dallo zio Virusio Verio.
Il materiale raccolto, consente cosi di seguire gli sviluppi di una comunità fiorente su un vastissimo arco temporale, dagli insediamenti protostorici all'età arcaica, a quella della romanizzazione, fino all'occupazione longobarda del VI secolo, ricostruendo una parte importante del patrimonio culturale del territorio e della sua antica storia.
Il territorio gualdese, rappresentò fin dalla preistoria un'area privilegiata di insediamento, ma anche un importante area di transito economico e sociale con la presenza, in epoca romana, della strada consolare Flaminia, oltre al ruolo strategico delle valli fluviali del Chiascio, dei suoi affluenti e dei valichi transappenninici.
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Kylix a vernice nera e figura rossa, fine del V secolo.
Sarcofago romano con ritratto entro clipeo
Epigrafe funeraria in dattili dedicata a Severa.
Kylix a vernice nera e figura rossa, metà IV secolo.
Cippo terminale in caratteri dell'alfabeto umbro.
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