INTERVISTA
B&B SAN MARTINO DI LUCA FIORUCCI
Da Roma a Gualdo Tadino per amore di una terra
Data: 27/7/2012
Nel centro storico di Gualdo Tadino campeggia da qualche tempo un’elegante insegna che indica il B&B San Martino, struttura ricettiva di recente apertura gestita da Luca Fiorucci e sua moglie, Samantha Palma, romani di origine ma legati affettivamente al territorio gualdese, che hanno scelto di allontanarsi dal caos della metropoli per ritrovare quell’umanità, quel calore e quella dimensione semplice ma ricca di valori che è la cifra distintiva della loro attività, che accoglie gli ospiti con il sorriso familiare e complice di chi porta dentro di sé una grande passione per il lavoro che svolge e per la terra in cui lo svolge. Abbiamo incontrato il proprietario Luca Fiorucci per una chiacchierata.
La domanda è d’obbligo: perché Gualdo Tadino? E perché lasciare una città come Roma, certamente difficile e caotica ma comunque ricca di opportunità rispetto ad una città di provincia?
Perché Roma non sa offrire abbastanza nella quotidianità e il fattore del contatto diretto con gli altri assume, a mio avviso, un peso determinante nella vita di tutti i giorni. Un luogo come Gualdo Tadino invece sa regalare il calore del contatto umano diretto e costante, la consolazione del sorriso e della cortesia con tutti o quasi tutti e, per chi è abituato a persone che corrono tutto il giorno da una parte all’altra della città e quasi evitano lo sguardo altrui, questo è un grande dono. Inoltre io sono legato affettivamente a questa città perché i miei ricordi sereni dall’infanzia in poi sono tutti concentrati qui, dove venivo d’estate e in occasione delle festività principali e ho respirato fin da ragazzo questi valori e quest’atmosfera serena, pacata, semplice e nello stesso tempo intensa, che mi porto nel cuore con grande affetto. Mi piace, a proposito, citare una frase che ho voluto mettere anche nella home page del nostro sito www.bebsanmartino.eu: “Gualdo Tadino ti accoglie con la tranquillità e lo splendore della montagna e della natura incontaminata, con la storia e le ricchezze di una lunga tradizione, con i prodotti artigianali e l’ospitalità di una popolazione ancora fedele alla tradizione di paese, tipica dell’incantata provincia italiana.”
Quale percorso ha compiuto prima di approdare alla decisione di aprire una struttura ricettiva a Gualdo Tadino?
A livello lavorativo sono una persona che ha spaziato molto: ho lavorato nel settore degli impianti elettrici, sono stato impiegato nel settore dei trasporti ma ho anche avuto il coraggio di mollare tutto quando ero insoddisfatto del mio lavoro quotidiano per “scappare al mare”: è così che mi piace definire la scelta di gestire uno stabilimento balneare sul lido laziale, iniziando poi ad interessarmi di intrattenimento, di organizzazione eventi, fino alla mia attività attuale di manager director della mia agenzia di organizzazione eventi “Vecchie Maniere Eventi” che gestisco con mia moglie e che si occupa di organizzare feste private, ricevimenti, matrimoni, convention aziendali ed eventi artistici e culturali di varia natura. Sono convinto del fatto che l’aver lavorato in vari settori sia molto importante perché permette di avere un approccio diverso alle situazioni, concede un’ottica più aperta e flessibile rispetto all’essersi misurato tutta la vita sempre con le stesse problematiche.
Come ha concepito il suo B&B?
Il filo conduttore della nostra attività è ispirato ai valori che sanno esprimere quell’ospitalità e quell’atmosfera familiare semplice e accogliente che può fare la differenza in un soggiorno a Gualdo Tadino, che sia per motivi di vacanza o di lavoro. Inoltre vogliamo valorizzare tutto ciò che la tradizione locale esprime e quindi ci siamo rivolti ad aziende locali per i prodotti che utilizziamo, dall’arredamento delle stanze, ai prodotti alimentari, dai complementi d’arredo agli oggetti per la casa e la cucina, tenendo ben presenti quelle che sono le eccellenze locali, in primis la ceramica. Infine, l’ingrediente a cui non si può rinunciare assolutamente, ovvero uno spirito di collaborazione e di sinergia con le altre attività ricettive e commerciali della città e soprattutto con le strutture museali: vogliamo accompagnare il nostro ospite in un giro della città consigliandolo al meglio su dove mangiare, dove acquistare, cosa visitare, come faremmo con degli amici che vengono a trovarci. Sono convinto che questa sia l’ottica innovativa e l’approccio giusto che può dare una forte scrollata a delle isole di immobilismo che purtroppo, complice la crisi, si sono formate rispetto ai tempi della mia adolescenza gualdese. Non voglio ragionare in termini di concorrenza e di competitività con gli altri, tutt’altro: se remiamo tutti nella stessa direzione ne avremo tutti da trarre vantaggio, convivendo nella serenità e nello spirito costruttivo che solo può ridare ossigeno al settore turistico a Gualdo.
Crede che l’approccio di persone che vengono da fuori, come lei, possa essere proficuo per la città?
Ne sono certo. E la mia non è l’unica esperienza del genere in città. A dimostrazione che chi elegge un luogo come propria sede di lavoro, di residenza, di vita, compie una scelta consapevole e coraggiosa che costituisce di fondo una dimostrazione d’amore vera e propria nei confronti di quel luogo, agendo, senza neanche accorgersene, come fattore eccitante nei confronti di un ambiente locale a cui non manca nulla per avere successo: ha solo bisogno di essere un pochino stimolato. E lo stimolo viene quasi sempre dall’esterno, non per inerzia di chi ci vive da sempre, ma perché non si vedono più i doni e le ricchezze che si possiedono da sempre, perché ci siamo abituati.
Io e mia moglie stiamo aspettando un bambino che io voglio far nascere qui e che desidero cresca qui, in questo ambiente, circondato dal verde di questi monti e dal calore delle persone che troverà in una comunità ricca e dal cuore grande, che ha dimostrato d’esserlo in più di un’occasione.
Questa mia scelta è stata vista da alcuni, sia a Roma che a Gualdo, come un fallimento, una fuga, un accomodarsi su una realtà minore, quanto invece è una scelta cosciente e ponderata, compiuta in nome dell’amore che ho per questa terra, la sua storia, le sue tradizioni, il suo patrimonio, i suoi valori.
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